Museo Etnopreistoria del CAI di Napoli "Alfonso Piciocchi"

Museo sulla preistoria in Campania e sulla civiltà pastorale, contadina, montana nel Mezzogiorno

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Home Luoghi di ritrovamento Luoghi Reperti dell'Ausino - Prima descrizione
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Prima descrizione dei reperti dell'Ausinopdf

 

L'esplorazione della grotta e lo scavo dei reperti preistorici sono opera degli speleologi del C.A.I. Napoli.

oggettiLa grotta dell'Ausino è inondata periodicamente, poi l'acqua confluisce nel fiume Calore.

Anticamente la grotta era invece abitabile e costituiva una dimora ideale per l'uomo. Successivamente le alluvioni hanno prodotto un sedimento argillo-sabbioso sempre crescente, in cui bisogna scavare per trovare materiale litico e manufatti di ceramica appartenenti a varie epoche, dal Neolitico al Ferro, fino a cocci greco-romani.

Procedendo dagli strati più bassi a quelli più alti, cioè dai più antichi ai più moderni, si trova lo strato terzo, del Paleolitico superiore, che testimonia l'esistenza di comunità dedite alla caccia e alla raccolta e si inserisce degnamente nel contesto di altri insediamenti italiani come i Balzi Rossi, le Arene Candide, i Colli Berici, Laterina, Talomone e Monte Circeo.

Questo strato è molto ricco di manufatti gravettiani : grattatoi piatti, doppi su lame, bulini semplici, lame e punte a dorso abbattuto, punte ad intaccatura basale. Al ricco materiale litico si aggiunge una notevole industria ossea con punteruoli e spatole. Ci sono anche alcuni reperti del Mesolitico.

Lo strato quinto, del Neolitico superiore, contiene reperti di ossa, avanzi di pasti, frammenti di un'ascia, punte di frecce e frammenti di cocci di ceramica rosso lucida con anse tubulari o a rocchetto lunghe o insellate tipiche della cultura del Neolitico superiore dello stile di Diana.

Nell'Ausino sono state trovate due delle tre fasi dello stile di Diana : la seconda, a ceramica
rossa corallina con gli orli più bassi e la terza fase a colore bruno violaceo con le anse ridotte e
appesantite.