Ausino. Genesi, Morfologia, Depositi, Reperti
La grotta dell'Ausino si estende per quasi 300 m, ha un tronco principale non rettilineo e numerose ramificazioni laterali. Il percorso è ad altezze diverse e comprende alcuni laghetti. Tutta la grotta è simile alla Grotta di Castelcivita e ha la stessa origine.
Il materiale depositato può essere distinto in 13 livelli, i più antichi in basso e i più recenti in alto. Il più antico, nello strato 2, è costituito da 250 oggetti lavorati di selce, oltre a numerosi frammenti di lavorazione, che testimoniano l'abilità degli artigiani. Nello strato 3 si trovano anche oggetti di osso, e nel 4 anche di ceramica. Proseguendo negli strati più recenti, si trovano oggetti di ossidiana, e ngli ultimi, manufatti dell'età del ferro.
I resti più antichi sono del Paleolitico superiore, cultura gravettiana, 29000-20000 anni fa, dedita alla caccia e alla raccolta di vegetali spontanei, ed è un'importante testimonianza dell'espansione di tale cultura nell'Italia meridionale.
Del Mesolitico, 12000-10000 anni, restano pochi materiali. In questo periodo il clima era più freddo, come è indicato dalla presenza di ossa di stambecchi e cervi.
Lo strato 4 è dell'età del bronzo, 5000-3000 anni fa. Contiene molta ceramica, fra cui arnesi per la produzione di formaggi.
Gli strati successivi coprono l'età del ferro e arrivano a manufatti di epoca storica, di civiltà greca e romana.
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